Si chiama “Aurora”, ed è prodotto da una start-up americana che si chiama iWinks, che sta ora raccogliendo i fondi per la produzione di serie dopo avere realizzato i primi prototipi. Il dispositivo è costituito da una fascia da indossare sulla fronte, dotato di sensori, e di una app che lo collega allo smartphone. L’idea del dispositivo non è tanto quella di pre-impostare un sogno da fare, ma piuttosto quella di favorire il “sogno lucido”, cioè un sogno in cui chi dorme è consapevole di stare sognando: questa consapevolezza permette di “prendere possesso” del sogno e trasformarlo a proprio piacimento. Per raggiungere questo scopo, viene analizzata l’attività cerebrale e i movimenti del soggetto per identificare la fase R.E.M., il momento in cui si sogna, per poi generare alcuni stimoli audio-visivi, non tanto forti da svegliare chi dorme ma sufficienti ad essere percepiti ed incorporati nel sogno, fornendo quindi il segnale che si sta dormendo e il sognatore può così prendere parte attiva nel sogno.
“Aurora” dovrebbe arrivare sul mercato a giugno.
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